Nelle farmacie italiane sono venduti prodotti non funzionanti, i medici lo sanno e a volte li prescrivono. Immaginate di sentirlo al TG: Sarebbe uno scandalo, no?

Questa è l'omeopatia. Molte persone la confondono con le cure con le erbe, ossia la fitoterapia, ma in realtà l'omeopatia segue il principio del simile che cura il simile, estremamente diluito. Alle volte si usano sostanze immaginarie, come il noto Oscillococcinum che sarebbe un batterio causa dell'influenza, e che viene estratto dal fegato e dal cuore dell'anatra. Ovviamente non esiste alcun batterio del genere.

Renassita dice no all'omeopatia, ed è una scelta coraggiosa oggi dove le persone vedono qualsiasi alternativa alla medicina funzionante come se fosse una lotta contro le multinazionali cattive, dimenticando che l'omeopatia è prodotta da multinazionali. Diciamo no all'omeopatia perché non funziona, è antiscientifica ed è un affronto al principio della libertà di cura.

Ricordiamoci che questo principio è nato dopo le sperimentazioni dei medici nazisti che costringevano le persone ad orridi esperimenti, non per permettere alle mamme pancine antivacciniste di non curare i propri figli. Libertà di cura vuol dire poter scegliere trattamenti scientifici o la non cura. Non le pozioni dell'era moderna, specialmente a spesa dei contribuenti dato che gli omeopatici sono detraibili.

Non siamo per la proibizione dello zucchero omeopatico, ma adotteremo le seguenti misure:

• Indicazione chiara "il prodotto non è funzionante" su ogni prodotto omeopatico
• Fine delle detrazioni all'omeopatia e tassa per finanziare la ricerca scientifica su di essi
• Fine della vendita in farmacia e parafarmacia
• Sanzioni per i medici che prescrivono omeopatia senza giustificato motivo (come l'uso come placebo per mamme apprensive)

Sempre dalla parte della scienza!