Nessuna coalizione politica oggi ha la forza, le idee o i programmi per governare la Lombardia. A parte Renassita Lombarda.

Le ricette degli attuali partiti sono solo dannose per la nostra terra.

La sinistra ci propone di annichilire la nostra identità, di rinunciare al nostro bilinguismo e di guardare al Mediterraneo, perdendo così il ruolo di porta verso la Mitteleuropa e dunque il nostro ruolo, già oggi importante, in Europa. Per loro dobbiamo dimenticare quanto accaduto dal 1167 al 1861, chiuderci a riccio nei Sacri Confini della Patria e fingere che non esista alcuna differenza con l'Italia peninsulare.
Ci propone di rinunciare a qualsiasi forma di autogoverno e di far prendere le decisioni che contano a persone che non hanno mai visto la Lombardia.

La destra, seppur apparentemente migliore, non lo è affatto. Dietro le idee sovraniste c'è la medesima volontà di isolamento dall'Europa che ci viene presentata, in modo più velato, dalla sinistra. La volontà di assimilazione c'è: Tra i programmi della destra leggiamo sempre più Italia e meno Europa, che per forza di cose vuol dire meno Lombardia. Ad esempio proposte come la leva obbligatoria danneggiano e basta la Lombardia, portando chi ha le possibilità ad espatriare.
Cosa ancor peggiore la destra, per portare avanti i propri programmi nazionalisti italiani usa la Lombardia come scudo. Pensiamo al logo di un importante partito nazionalista italiano che reca uno dei simboli nazionali lombardi più importanti. Se la sinistra è dichiaratamente ostile alla Lombardia, la destra finge di amarci per poi annichilirci.

Renassita è diversa. Noi crediamo in una Lombardia che si autogoverna e che si considera lombarda senza però chiudersi a riccio, usando l'essere lombardi e la nostra secolare fama, che nel mondo è forte, per primeggiare e collegare Mediterraneo e Danubio a livello economico e sociale. Cosa che può fare solo una società latina che ha passato secoli sotto Vienna. Rifuggiamo il nazionalismo e l'autarchia della destra così come il nazionalismo mascherato, lombardofobo e glottofobo, della sinistra. Rappresentiamo le istanze razionali di chi vuole che le decisioni che riguardano la Lombardia siano prese in Lombardia, con la testa e non con la pancia.